venerdì 30 ottobre 2009

No sounds , No shocks!


E' questa una delle frasi che mi hanno accompagnato quando iniziai con il parkour ed è una di quelle frasi che mi accompagnano in ogni allenamento.
E' stato Nino, uno dei traceur genovesi che mi ha fatto da maestro inizialmente in questa disciplina, a farmela conoscere.
La frase significa "nessun rumore, nessun trauma".
Specie all'inizio non si tiene conto del rumore che generiamo quando atterriamo dopo un salto o dopo essere scesi da una ringhiera o un muro perché siamo concentrati su altri aspetti del movimento.
In aggiunta spesso molti pensano che per diventare "forti" in questa disciplina, sia necessario lanciarsi da muri di 2-3 metri.
Invece non c'è modo più sbagliato per cominciare. In parte perché non serve per migliorare lanciarsi da 2-3 metri e in parte perché la muscolatura non è adeguata ed è facile procurarsi piccoli traumi che sommati tra loro portano a dolori, acciacchi, problemi muscolari,
problemi ai tendini etc. Quando si è fortunati e non si va all'ospedale più vicino.

Tutto questo per dire che il silenzio gioca un ruolo molto importante negli allenamenti.
Se quando vi muovete, cercate di tenere a mente di minimizzare il rumore che producete ad ogni impatto, tenderete a migliorare i vostri atterraggi perché sarete anche più proni ad utilizzare i muscoli adeguati in ogni movimento.
Un utilizzo efficiente della propria muscolatura quando ci si muove permette di ottenere migliori ammortizzazioni quando avete impatti con muri o terreni.
La cura del silenzio può essere applicata in ogni movimento, ma anche in ogni esercizio.
Se siete parecchio rumorosi quando vi muovete o atterrate, potreste prendere seriamente in considerazione di dedicare interi allenamenti concentrandovi su questi aspetti, il corpo vi assicuro ringrazierà vivamente.


Pensare a come si muove un ninja potrebbe essere un buon modello a cui ispirarsi:veloci e silenziosi.

Per le foto del corso.. beh dovrete avere ancora un pò di pazienza!

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