domenica 31 luglio 2011

Il percorso infinito

Non so se della definizione di Parkour ,come "Percorso", molti abbiano ben chiaro un'altro significato, che penso ben si addica alla parola stessa, relativamente a questa disciplina.
Soprattutto inizialmente, quello che è ben chiaro e visibile, è solo un'aspetto: il parkour come metodo di allenamento/movimento, che permette di spostarsi da un punto A ad un punto B, nel modo piu' veloce, efficiente e sicuro possibile...o almeno questi sono i presupposti , da cui bene o male tutti partono.
Quel che non è ben visibile da subito, ma che lo diventa con il tempo, è l'altro percorso che si ha di fronte e che si mostra piano piano nel tempo, un percorso da un punto A ad... infinito.
Chiunque inizi a praticare, si trova di fronte solitamente al primo entusiasmante obiettivo da raggiungere: cercare di collezionare e far propri tutti i movimenti piu' conosciuti.
Con la dovuta dedizione e allenamento, e magari aiutato anche dalla propria naturale predisposizione, avrà collezionato tutto quanto prefissato in partenza, in breve tempo.
Il parkour , come molte discipline marziali , non ha una fine , ne una scadenza.
Non termina, perchè è un continuo miglioramento.
Il percorso irraggiungibile, il piu' difficile, che affrontano tutti i praticanti, è il parkour stesso.
E' quel percorso che ancora oggi i fondatori della disciplina continuano ad affrontare.
Il parkour non è, e non puo' essere una collezione di movimenti, non si ci puo' fermare a questo.
Altrimenti , finita la collezione, anche l'interesse finisce con questo, le sfide sono finite.
E' una continua lotta con se stessi, alla ricerca del miglioramento e cancellazione delle paure.
All'inizio il compito è facile, perchè imparare nuovi miglioramenti è piu' facile, che migliorare dei movimenti consolidati.. ma bisogna tenere a mente che:
  • Ogni movimento puo' essere rifatto, studiato e migliorato.
  • Ogni passaggio puo' essere studiato, migliorato e niente vieta magari che si inventi una nuova tecnica, per passare nel miglior modo un'ostacolo.
  • Ogni luogo di allenamento, puo' cambiare.
  • Ogni eta' presenta differenti sfide.
Se si ha bene a mente tutto questo, il parkour puo' essere la disciplina che dura una vita intera.